lunedì 13 novembre 2017

SCUOLE SICURE: UN OBIETTIVO REALIZZABILE

Venerdì 27 ottobre si è tenuto il nostro primo Convegno informativo dedicato soprattutto alle famiglie. Inutile negarlo, siamo proprio orgogliosi! Secondo noi è stato un grande momento di verità, che è servito per comprendere tante cose e anche per avere la conferma che stiamo andando nella direzione giusta.

Il tema scelto “scuole sicure: un obbiettivo realizzabile” faceva comprendere fin da subito che il nostro scopo era sfatare tante chiacchiere infondate che in questi mesi abbiamo sentito e che periodicamente eravamo chiamati a smentire punto per punto. Ma che fossimo noi (umili genitori) a farlo aveva poca importanza e poca forza, era importante che la verità sul tema della sicurezza e della ricostruzione fosse affermata, con dati alla mano, da chi questo problema lo affronta e lo studia da tempo.
Da qui la scelta dei relatori dei quali proviamo a riassumere gli interventi.

L’ingegner Roberto Gregori, ci ha subito introdotto sul vivo, riportando la nostra attenzione su due parole chiave: sicurezza e ricostruzione.

E’ stato inevitabile, ricordare le altre parole chiave del sisma, parole prima ignote ai più e con le quali ormai abbiamo imparato a convivere e che conviene conoscere per saper leggere e giudicare le informazioni che leggiamo:
RISCHIO SISMICO: ossia quantità di danni attesi in un’area che a sua volta dipende da:

1. PERICOLISITA’: Frequenza e «forza» dei terremoti in una area e probabilità che si verifichino terremoti di determinata intensità nell’area (intensità non necessariamente legata alla magnitudo)
2. ESPOSIZIONE: Persone presenti in una determinata aerea (il deserto ha minor rischio sismico, per questo fattore, di New York)
3. VULNERABILITA’: Propensione di un edificio di ricevere danni a fronte di un evento sismico di determinata «forza». Passaggio chiave per la sicurezza la sua conoscenza

Ci preme sottolineare ancora una volta che vulnerabilità e agibilità di un edificio sono due cose sostanzialmente diverse. L’agibilità, quella verificata in tutte le scuole con le schede AEDES, dopo ogni terremoto che abbiamo avuto, significa solo che quell’edifico è agibile, cioè ci si può stare in sicurezza ma A BOCCE FERME. Non ci dice cosa succede a quell’edificio in caso di una qualsiasi calamità.

La vulnerabilità si misura con un’analisi, quella che tutti gli edifici scolastici erano obbligati ad avere dal 2003, per poter poi fare seguire interventi di adeguamento sismico ove necessari. L’ingegner Gregori ha sottolineato alcuni aspetti fondamentali, su questo termine, a volte abusato o usato a sproposito:
1. È una operazione che andrebbe fatta in tempo di pace (prima di crisi sismiche)
2. NON HA UN SIGNIFICATO UNIVOCO, dipende quindi dalla modalità in cui viene eseguita
3. CONFRONTA I RISULTATI CON LA MASSIMA AZIONE SISMICA ATTESA in un territorio
4. HA SENSO SOLO SE FATTA COME VERIFICA EFFETTIVA DELLA RESISTENZA DELLA STRUTTURA DOPO AVERLA «CONOSCIUTA». Proprio in quanto operazione che andrebbe fatta in tempo di pace
5. NON OCCORRE FARLA SE L’EDIFICIO E’ STATO COSTRUITO IN BASE ALLE NORME TECNICHE DI COSTRUZIONE IN VIGORE DAL 2008 E SE L’EDIFICIO E’ PALESEMENTE DANNEGGIATO


L’ingegnere conclude il suo intervento, domandandosi e domandandoci E DOPO? Cioè acquisiti i risultati di questa analisi di vulnerabilità, quali sono le alternative possibili?

IL MIGLIORAMENTO SISMICO. La scuola per essere sicura deve avere indice di vulnerabilità 1. Migliorare vuol dire avvicinarsi a questa cifra. Io vorrei essere Schwarzenegger, allora elimino un po’ di pasta e vado un’ora in palestra, mi avvicinerò al mio obiettivo ma non sarò mai Schwarzenegger. Più chiaro di così! Questa scelta è sempre sconsigliata

L’ADEGUAMENTO SISMICO. Ci sono i presupposti per fare dei lavori e portare quella struttura a livello 1, quindi sismicamente sicura. Ci siamo!

LA DELOCALIZZAZIONE. I lavori da fare per adeguare quell’edificio, potrebbero essere troppi, troppo onerosi. Allora la scelta da valutare è la delocalizzazione, cioè la costruzione di una nuova scuola in un altro posto. Con tutti i benefici che conseguono, non solo dal punto di vista sismico, dall’avere un edificio nuovo.

Dopo un super tecnico, abbiamo lasciato la parola ad un relatore che ci ha colpito profondamente: Nazzarena Agostini. La signora Agostini ci ha portato la sua testimonianza in quanto ex sindaco di Appignano, ma ha parlato soprattutto come mamma che ha agito, anche quando era in politica, con quella che il diritto chiama “la coscienza del buon padre di famiglia”. Capite che significa? Si può fare!! si può governare senza compromessi, senza mentire e agendo per il bene della collettività. Incredibile no? La Sig.ra Agostini si è trovata ad affrontare il tema della sicurezza delle scuole, perché era sindaco durante il sisma dell’Aquila del 2009. E’ allora che parlando con i tecnici durante i sopralluoghi ha preso coscienza del problema di cosa si doveva fare e non era stato fatto. Non ci ha pensato due volte, ha chiuso le scuole e si è messa alla ricerca di fondi. Il suo Comune ha avuto accesso a dei fondi che poi, a causa dei continui cambiamenti politici e governativi, sono stati bloccati. Il Sindaco ha chiamato (fisicamente uno ad uno) gli altri circa 600 Comuni italiani per reclamare con forza quanto gli spettava di diritto. Insieme ce l’hanno fatta e ora Appignano ha scuole sismicamente sicure. Questo ci insegna due cose:
- Anche in politica per raggiungere un obiettivo può volerci, ricerca, tempo, lotta; Lotta anche con la tua stessa collettività, lotta a volte anche con gli stessi genitori che non accettano i cambiamenti. Non basta dire non c’è, non si può, dall’alto non arriva niente. Impegno, ci vuole impegno. Volere è potere.
- se la Agostini avesse agito da sola non sarebbe successo niente. Ha coinvolto altri enti interessati come lei, hanno fatto rete. Insieme hanno ruggito più forte e hanno fatto paura. Secondo voi che dobbiamo fare noi genitori?........ Bravi, risposta esatta!

A questo punto, abbiamo capito cosa significa edificio sicuro, abbiamo capito che dalla cabina di regia se c’è la volontà, non ci sono ostacoli…si ma quanto saranno costosi e complessi questi nuovi edifici? Risponde il responsabile commerciale della Wolf house sig. Vanni Bottaro. Siamo nell’ambito degli edifici prefabbricati e abbiamo chiamato questa primaria azienda del settore, perché han già costruito diversi edifici scolastici, che qui riportiamo:







Il Sig. Bottare, parte dall’analisi dei dati pubblicati da Legambiente nel report “ecosistema scuola”, e già pubblicati nella nostra pagina, per ricordarci che la fotografia dell’edilizia scolastica che ne esce è impietosa: edifici vetusti, poco sicuri (nel 2014 erano 8,7% gli edifici con requisiti antisismici) e meno in regola rispetto ai requisiti di accessibilità (messa a norma).
Partendo da questa triste situazione di mercato, l’azienda si è strutturata per garantire una tecnologia che garantisse la massima efficienza energetica, quindi utilizzo di rinnovabili, nessuna o quasi dispersione termica, la totale sicurezza antisismica (la tecnologia antisismica è stata testata su edifici di dimensioni reali e con accelerazioni pari a tre volte quelle che potrebbero essere sprigionate ad esempio nel nostro territorio), la massima tutela possibile anche dal rischio incendi.

Tutti gli edifici hanno un costo indicativo che varia tra i 1.300/1.500 € al mq.

Riportiamo alcuni esempi di edifici scolastici realizzati negli anni dalla Wolf Haus











                

Da Nord a Sud, esistono scuole energicamente efficienti, antisismiche e resistenti al fuoco.


Ora dite, cosa hanno di meno i nostri figli per meritarsi, scuole vetuste e non sicure?

Non si deroga alla sicurezza!

La ripresa dell'anno scolastico in presenza dovrebbe essere occasione per mettere finalmente in sicurezza chi frequenta le scuole. In at...