Venerdì 27 ottobre si è tenuto il nostro primo Convegno
informativo dedicato soprattutto alle famiglie. Inutile negarlo, siamo proprio
orgogliosi! Secondo noi è stato un grande momento di verità, che è servito per
comprendere tante cose e anche per avere la conferma che stiamo andando nella
direzione giusta.
Il tema scelto “scuole
sicure: un obbiettivo realizzabile” faceva comprendere fin da subito che il
nostro scopo era sfatare tante chiacchiere infondate che in questi mesi abbiamo
sentito e che periodicamente eravamo chiamati a smentire punto per punto. Ma
che fossimo noi (umili genitori) a farlo aveva poca importanza e poca forza,
era importante che la verità sul tema della sicurezza e della ricostruzione
fosse affermata, con dati alla mano, da chi questo problema lo affronta e lo
studia da tempo.
Da qui la scelta dei relatori dei quali proviamo a
riassumere gli interventi.
L’ingegner Roberto Gregori, ci ha subito introdotto sul
vivo, riportando la nostra attenzione su due parole chiave: sicurezza e ricostruzione.
E’ stato inevitabile, ricordare le altre parole chiave del
sisma, parole prima ignote ai più e con le quali ormai abbiamo imparato a
convivere e che conviene conoscere per saper leggere e giudicare le
informazioni che leggiamo:
RISCHIO SISMICO: ossia
quantità di danni attesi in un’area che a sua volta dipende da:
1. PERICOLISITA’:
Frequenza e «forza» dei terremoti in una area e probabilità che si verifichino
terremoti di determinata intensità nell’area (intensità non necessariamente
legata alla magnitudo)
2. ESPOSIZIONE: Persone
presenti in una determinata aerea (il deserto ha minor rischio sismico, per
questo fattore, di New York)
3. VULNERABILITA’: Propensione
di un edificio di ricevere danni a fronte di un evento sismico di determinata
«forza». Passaggio chiave per la
sicurezza la sua conoscenza
Ci preme sottolineare
ancora una volta che vulnerabilità e agibilità di un edificio sono due cose
sostanzialmente diverse. L’agibilità, quella verificata in tutte le scuole
con le schede AEDES, dopo ogni terremoto che abbiamo avuto, significa solo che
quell’edifico è agibile, cioè ci si può stare in sicurezza ma A BOCCE FERME.
Non ci dice cosa succede a quell’edificio in caso di una qualsiasi calamità.
La vulnerabilità si misura con un’analisi, quella che tutti gli edifici scolastici
erano obbligati ad avere dal 2003, per poter poi fare seguire interventi di
adeguamento sismico ove necessari. L’ingegner Gregori ha sottolineato alcuni
aspetti fondamentali, su questo termine, a volte abusato o usato a sproposito:
1. È una operazione
che andrebbe fatta in tempo di pace (prima di crisi sismiche)
2. NON HA UN SIGNIFICATO UNIVOCO, dipende quindi dalla
modalità in cui viene eseguita
3. CONFRONTA I RISULTATI CON LA MASSIMA AZIONE SISMICA
ATTESA in un territorio
4. HA SENSO SOLO SE FATTA COME VERIFICA EFFETTIVA DELLA
RESISTENZA DELLA STRUTTURA DOPO AVERLA «CONOSCIUTA». Proprio in quanto
operazione che andrebbe fatta in tempo di pace
5. NON OCCORRE FARLA SE L’EDIFICIO E’ STATO COSTRUITO IN
BASE ALLE NORME TECNICHE DI COSTRUZIONE IN VIGORE DAL 2008 E SE L’EDIFICIO E’
PALESEMENTE DANNEGGIATO
L’ingegnere conclude il suo intervento, domandandosi e
domandandoci E DOPO? Cioè acquisiti i risultati di questa analisi di vulnerabilità,
quali sono le alternative possibili?
IL MIGLIORAMENTO
SISMICO. La scuola per essere sicura deve avere indice di vulnerabilità 1. Migliorare vuol dire avvicinarsi a
questa cifra. Io vorrei essere Schwarzenegger, allora elimino un po’ di pasta e
vado un’ora in palestra, mi avvicinerò al mio obiettivo ma non sarò mai
Schwarzenegger. Più chiaro di così! Questa scelta è sempre sconsigliata
L’ADEGUAMENTO SISMICO.
Ci sono i presupposti per fare dei lavori e portare quella struttura a livello
1, quindi sismicamente sicura. Ci siamo!
LA DELOCALIZZAZIONE.
I lavori da fare per adeguare quell’edificio, potrebbero essere troppi, troppo
onerosi. Allora la scelta da valutare è la delocalizzazione, cioè la
costruzione di una nuova scuola in un altro posto. Con tutti i benefici che
conseguono, non solo dal punto di vista sismico, dall’avere un edificio nuovo.
Dopo un super tecnico, abbiamo lasciato la parola ad un
relatore che ci ha colpito profondamente: Nazzarena
Agostini. La signora Agostini ci ha portato la sua testimonianza in quanto ex sindaco di Appignano, ma
ha parlato soprattutto come mamma che ha agito, anche quando era in politica,
con quella che il diritto chiama “la coscienza del buon padre di famiglia”. Capite che significa? Si può fare!! si può
governare senza compromessi, senza mentire e agendo per il bene della
collettività. Incredibile no? La Sig.ra Agostini si è trovata ad affrontare
il tema della sicurezza delle scuole, perché era sindaco durante il sisma
dell’Aquila del 2009. E’ allora che parlando con i tecnici durante i
sopralluoghi ha preso coscienza del problema di cosa si doveva fare e non era
stato fatto. Non ci ha pensato due volte, ha chiuso le scuole e si è messa alla
ricerca di fondi. Il suo Comune ha avuto accesso a dei fondi che poi, a causa
dei continui cambiamenti politici e governativi, sono stati bloccati. Il Sindaco
ha chiamato (fisicamente uno ad uno) gli altri circa 600 Comuni italiani per
reclamare con forza quanto gli spettava di diritto. Insieme ce l’hanno fatta e
ora Appignano ha scuole sismicamente sicure. Questo ci insegna due cose:
- Anche in politica per raggiungere un obiettivo può
volerci, ricerca, tempo, lotta; Lotta anche con la tua stessa collettività,
lotta a volte anche con gli stessi genitori che non accettano i cambiamenti.
Non basta dire non c’è, non si può, dall’alto non arriva niente. Impegno, ci vuole
impegno. Volere è potere.
- se la Agostini avesse agito da sola non sarebbe successo
niente. Ha coinvolto altri enti interessati come lei, hanno fatto rete. Insieme
hanno ruggito più forte e hanno fatto paura. Secondo voi che dobbiamo fare noi
genitori?........ Bravi, risposta esatta!
A questo punto, abbiamo capito cosa significa edificio
sicuro, abbiamo capito che dalla cabina di regia se c’è la volontà, non ci sono
ostacoli…si ma quanto saranno costosi e complessi questi nuovi edifici?
Risponde il responsabile commerciale della Wolf house sig. Vanni Bottaro. Siamo
nell’ambito degli edifici prefabbricati e abbiamo chiamato questa primaria
azienda del settore, perché han già costruito diversi edifici scolastici, che
qui riportiamo:
Il Sig. Bottare, parte dall’analisi dei dati pubblicati da
Legambiente nel report “ecosistema scuola”, e già pubblicati nella nostra
pagina, per ricordarci che la fotografia dell’edilizia scolastica che ne esce è
impietosa: edifici vetusti, poco sicuri (nel 2014 erano 8,7% gli edifici con
requisiti antisismici) e meno in regola rispetto ai requisiti di accessibilità
(messa a norma).
Partendo da questa triste situazione di mercato, l’azienda
si è strutturata per garantire una tecnologia che garantisse la massima efficienza energetica, quindi utilizzo
di rinnovabili, nessuna o quasi dispersione termica, la totale sicurezza antisismica (la tecnologia
antisismica è stata testata su edifici di dimensioni reali e con accelerazioni
pari a tre volte quelle che potrebbero essere sprigionate ad esempio nel nostro
territorio), la massima tutela possibile anche dal rischio incendi.
Tutti gli edifici
hanno un costo indicativo che varia tra i 1.300/1.500 € al mq.
Riportiamo alcuni esempi di edifici scolastici realizzati
negli anni dalla Wolf Haus
Da Nord a Sud, esistono scuole energicamente efficienti,
antisismiche e resistenti al fuoco.
Ora dite, cosa hanno
di meno i nostri figli per meritarsi, scuole vetuste e non sicure?